Secondo la tradizione fino al XIV secolo la vetta di questo monte era acuminata; i pastori ne avrebbero spianato la sommità, impiegando la roccia ricavata per realizzare un piazzale e costruire una cappella dedicata alla Madonna, usata anche come riparo dagli orsi e dalle intemperie. Il primo documento che attesta la presenza di una chiesa sulla cima del monte è un atto di vendita datato 26 luglio 1368. Ma la celebrità del luogo risale al 1630, quando infuriava la peste. I fedeli si recarono in processione alla Madonna del Bisbino, facendo voto, se fosse stata preservata dal contagio, di ripetere il pellegrinaggio ogni primo mercoledì del mese per un anno intero. Le comunità uscirono salve dall’epidemia e la popolarità della chiesa crebbe notevolmente, i pellegrini diventavano sempre più numerosi.