Dietro e sopra l’altare principale campeggia l’imponente affrescatura di Giulio Quaglio (1712), maestro intelvese. Interessante è anche il simulacro in legno di un Cristo Morto di fattura tardo-cinquecentesca. Nell’annesso oratorio di Santa Marta, si segnala una Deposizione di Andrea de Passeris, mentre sulla facciata della casa parrocchiale spicca un’affascinante Madonnina in bassorilievo tardo-quattrocentesco.