Si tratta di un itinerario storicamente secondario, battuto principalmente da mandriani e cacciatori, affiancati successivamente dagli “spalloni”, i contrabbandieri che lo utilizzarono intensamente per i loro traffici transfrontalieri da Gravedona e Dongo a Roveredo.
N.B.: si tenga presente che la tappa – impegnativa – non presenta strutture intermedie per il pernottamento.